Sono la mamma di un ragazzo disabile e abitiamo a Roma; nonostante io abbia tentato di ottenere informazioni su metodiche meno traumatiche e “drammatiche” per cure odontoiatriche a ragazzi disabili a Roma, pare che qui l’unica strada percorribile sia quella del ricovero del paziente disabile per effettuare queste cure in anestesia generale (quella con intubazione e curari, succinilcolina ecc…insomma quella dei grandi interventi!).
Mio figlio ne ha fatte già tre, anche per una semplice pulizia, ma io continuo a chiedermi se sia veramente obbligatoria, una specie di imprescindibile “sine qua non ” il ricorso a questa pratica che veramente trasforma in quei giorni , in quelli precedenti e in quelli seguenti tutta la nostra quotidianità. Così, tra l’altro, l’approccio al paziente già provato, oltre che pesante e veramente impegnativo, diventa anche molto indifferenziato: ricovero e anestesia generale senza altre possibilità! A nome mio, di mio figlio, di altri genitori che cominciano a chiedersi seriamente se tale sbarramento intransitabile sia lecito, le chiediamo gentilmente se a Roma esistono odontoiatri afferenti all’ Associazione che potremmo consultare e a cui chiedere orientamento e si spera…cure. La ringraziamo infinitamente e grazie!