Un buon sorriso è lo specchio di una buona salute, ma attenzione alla placca, nemica ancora troppo sottovalutata ma temibile. Bastano sei denti colonizzati dai batteri della placca per mettere a rischio la salute. Per avere un rischio fino a tre volte più elevato di parodontite e quindi, di malattie che a essa sono legate a doppio filo, tra cui diabete e patologie cardiovascolari. L’allarme arriva dagli esperti della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SidP) in occasione del XVIII Congresso Internazionale su Parodontologia e Salute Orale, a Rimini. “Chi soffre di parodontite ha un rischio di infarto più alto dei pazienti con un elevato spessore della parete delle carotidi, e se si sono persi denti a causa della parodontite la probabilità di sviluppare aterosclerosi è elevatissima”. “In presenza di parodontite – rileva ancora Gatti- i batteri del cavo orale attraverso la circolazione possono raggiungere numerosi organi, innescando pericolose reazioni infiammatorie localizzate”. La parodontite è una patologia subdola, di cui spesso non ci si accorge: 7 italiani su 10 non la conoscono, stando a un’indagine SIdP, e quattro su dieci di fronte a gengive dolenti e infiammate, che sanguinano, provano il fai da te con vitamine, integratori, collutori o dentifrici per denti sensibili. Così, otto volte su dieci il disturbo resta e può perfino aggravarsi.
“Oltre a impegnarsi nella prevenzione dei disturbi gengivali attraverso una corretta igiene orale, l’abbandono del fumo e controlli periodici e sedute professionali di igiene- conclude- è necessario che tutti sappiano di dover andare dal dentista se c’è un sanguinamento gengivale”.
FONTE: ansa