Puntata odontoiatrica quella di ieri sera (domenica 18 dicembre) a Le Iene, il programma di denuncia di Italia Uno.
Il servizio dell’inviato Filippo Roma si è occupato delle cliniche odontoiatriche low cost mostrato come nelle strutture visitate si tenderebbe ad eseguire prestazioni odontoiatriche inutili. Per farlo hanno selezionato tre pazienti senza problemi odontoiatrici, almeno secondo la visita di un noto professionista, mandati per una visita di controllo in cliniche low cost (non è stato indicato quali e dove). Tutti i pazientei hanno visitato tre centri, in ogni Centro un odontoiatra ha effettuato la visita e rilevato patologie da curare, la referente del centro ha poi stilato un preventivo. Dal servizio verrebbe confermato quanto una lettera anonima, letta da Roma a inizio servizio, aveva denunciato: questi centri si inventano le cure perché i dentisti sono pagati a secondo di quanto fanno.
Più articolato il servizio di Cristiano Pasca che si è occupato dell’amalgama dentale. Prima trasmissione televisiva a portare sul grande schermo il dubbio che il materiale usato per generazioni per otturazione, oggi utilizzato poco utilizzato, fu Report nel 1998 e da allora ogni volta che si tocca il problema si scatenano le polemiche.
Il servizio porta le esperienze di pazienti (anonimi), alcuni dei quali affetti da forme di sclerosi anche grave attenuata, ed in alcuni casi guarita, proprio dopo aver rimosso le otturazioni in amalgama.
Nel servizio viene portato il parere di Raimondo Psiche, dentista che da tempo combatte la sua battaglia contro l’amalgama dentale fondando nel 1999 l’Accademia Internazionale di Odontoiatria Biologica. Nessun altro clinico è stato interpellato.
Ovviamente un parere negativo attraverso il quale si elencano i rischi che l’utilizzo del mercurio presente nell’amalgama può comportare ed anche quelli che derivano dalla rimozione non protetta delle otturazioni in amalgama. Altro parere portato durante il servizio quello di Roberto Rosso presidente Key-Stone che ha informato che l’Italia è il terzo paese europeo per utilizzo di amalgama e che in prevalenza sono i dentisti del Sud e quelle anziani ad utilizzarla. Però, dice Roberto Rosso ad Odontoaitria33 (a questo link un approfondimento), in fase di montaggio hanno tagliato buona parte delle sue dichiarazioni compresa quella dove viene indicato che solo il 4,8% delle otturazioni in Italia sono effettuate in amalgama dentale.
Un servizio che ha sicuramente evidenziato come il rischio non sia per tutti i pazienti con una otturazione in amalgama e che il pericolo più coretto arriva dalla rimozione di queste otturazioni.
Certo è che la visione del servizio ha certamente creato dubbi facendo passare che la maggior parte dei dentisti utilizza questo materiale e che non informa i propri pazienti sui rischi. Ed è proprio su questo punto che i dentisti, sui social, hanno cominciato a dibattere. A questo link alcuni commenti portati dai nostri lettori al solo annuncio della trasmissione che abbiamo dato sul nostro approfondimento domenicale.
Intanto in una nota ANDI, chiamata in causa nel servizio ed accusata di sostenere la non pericolosità del materiale, ritiene che il servizio è stato “strutturato come avvenne sul caso Stamina e cioè basandosi sulle testimonianze di alcuni “casi umani” privi di valenza scientifica”; Associazione, che leggiamo nella nota, “sta valutando una risposta per il procurato allarme”.
FONTE: odontoiatria33