La notizia riportata sabato sulla versione on-line de Il Giornale di Vicenza è certamente singolare e si presta a molte considerazioni anche sul fronte giudiziario.
Secondo quanto riportato dal giornale, una famiglia vicentina negli anni si era recata più volte in Slovenia per sottoporsi a cure odontoiatriche. Mai nessun problema così, quando anche la nonna di 80 anni ha avuto necessità di una nuova protesi hanno pensato di rivolgersi allo stesso studio otre confine. Impensabile però sottoporre la nonnina al viaggio.
Nessun problema avrà detto il dentista sloveno che si è prestato a recarsi a casa della anziana signora con la sua infermiera e la strumentazione necessaria per effettuare le cure. Il giornale non indica quali se non il preventivo fatto da un dentista di Vicenza: 10mila euro.
Secondo quanto pubblicato, il 4 febbraio dentista ed assistente arrivano nella casa della paziente ed iniziano le cure; in due gironi sistemano la nonna e ritornano in Slovenia dopo aver percepito il compenso.
Ma le cure non sembrano essere andate a buon fine visto che la nonnina lamenta da subito una infezione. I famigliari portano allora la nonna da un dentista locale che “si mette le mani nei capelli” e sistema l’anziana paziente rifacendo da capo il lavoro.
Cura ovviamente pagata anche al dentista italiano.
Sistemata la questione clinica, i famigliari della signora decidono, nei gironi scorsi, di intraprendere un’azione legale citando in giudizio dentista ed assistente sloveni, chiedendo 20 mila euro di danni.
fonte: odontoiatria33