Se quando si parla di cure può scandalizzare toccare temi come concorrenza, prezzi e clienti, quando si entra nel merito delle questioni tutti i competitor presenti sul mercato odontoiatrico puntano a convincere i pazienti a farsi curare nei propri studi. Obbiettivo che tocca sia il piccolo studio tradizionale che il grande Gruppo della sanità pubblica che vede nell’odontoiatria la branca della medicina su cui puntare per fare profitti.
Per dare la possibilità ai dentisti italiani di capire come sono organizzati i vari “player” che operano nella sanità odontoiatrica, Odontoiatria33 ha organizzato venerdì 20 Maggio in EXPODENTALMeeting una tavola rotonda dal titolo: “Cliniche odontoiatriche o Studi monoprofessionali? Quali i fattori che condizionano la scelta del paziente”.
Hanno partecipato: Roberto Callioni (Coordinatore Servizio Studi ANDI); prof. Enrico Gherlone (Direttore reparto odontoiatria San Raffaele Milano); Marco Rotelli (Presidente Smart Dental Clinic Gruppo San Donato); Matteo Anzani (Direttore Marketing e comunicazione DentalPro); Monica Dezzani (Direttore marketing e comunicazione Cliniche Bona); Laura Filippucci (Altroconsumo). Evento moderato dal Direttore di Odontoiatria33 Norberto Maccagno.
Referenti marketing di due delle principali Catene presenti sul mercato si sono confrontati con il presidente di una Grande gruppo della Sanità Privata, con il Direttore di un grande reparto di odontoiatria all’interno di un ospedale privato che è anche clinica universitaria ed i dentisti liberi professionisti. Molti i dati presentati e le indicazioni utili per capire come sono organizzati e gestiti queste realtà molto diverse tra loro.
Dall’evento emergono le strategie, diverse, che queste realtà adottano per farsi conoscere dai pazienti ma poi, una volta che questo decide di farsi curare da loro, ecco scattare tutte quelle iniziative che cercano di fidelizzarlo e fare nascere il passaparola, strumento considerato da tutte le entità presenti quello più funzionale per “procurare” nuovi pazienti.
Emerge anche che saper sfruttare le norme, scegliendo per esempio la forma di esercizio fiscalmente più conveniente, possa rendere più competitivo il proprio business rispetto alla libera professione pura. Nel dibattito ci si è chiesti se questo è giusto, senza avere ovviamente una risposta a patto che si rispetti la legge.
Spetta eventualmente ai Sindacati, e non una tavola rotonda, perorare le proprie cause ed alla politica decidere da quale parte stare.
Comunque tutti hanno dichiarato che lavorano per curare al meglio le persone, che poi è anche l’incentivo più importante per farle tornare nei loro studi.
Paziente rappresentato nella tavola rotonda da Altroconsumo che ha ricordato come trasparenza e correttezza siano alla base per favorire il rapporto medico paziente. Paziente, però, spesso condizionato da fattori “accessori”, come le tecnologie, gli arredi, la cortesia del personale, che vengono associati alla qualità di cura.
Sotto trovate il video integrale dell’evento suddiviso in tre parti:
Nella prima l’apertura dei lavori con gli interventi del prof. Gherlone, dott, Rotelli, dott. Anziani e dott.ssa Dezzani che presentano le loro realtà con dati e descrizioni.
Nella seconda i commenti ad alcuni dati sull’esercizio professionale in Italia da parte del direttore di Odontoiatria33 e del dott. Callioni e la relazione della dott.ssa Filippucci sulla ricerca svolta da Altroconsumo sulle Catene Odontoiatriche.
Nella terza il dibattito con le domande ed i commenti anche del pubblico presente.