Promuovere la cultura della prevenzione e diffonderla tra i cittadini, oltre che nel contesto professionale. Da sempre, su questi principi, si basa l’impegno della nostra Fondazione in favore di un miglioramento della salute generale che necessariamente deve passare anche attraverso quella del cavo orale.
Per questo, dopo il consolidato successo dell’Oral Cancer Day, giunto quest’anno alla decima edizione, il nostro impegno raddoppia in una nuova, importante iniziativa. Si tratta della campagna “Allarme apnee notturne” per sensibilizzare i cittadini e formare i colleghi dentisti sull’Obstructive Sleep Apnea Syndrome – OSAS, una patologia che in Italia colpisce circa 2milioni di persone. E proprio oggi, 18 marzo, nella ricorrenza della nona Giornata Mondiale del Sonno, organizzata dalla World Association of Sleep Medicine, anche Fondazione ANDI aderisce alle attività internazionali e si attiva per attirare l’attenzione sull’importanza di avere cicli del sonno fisiologici e ristoratori e sull’impatto negativo che i disturbi e le alterazioni nel dormire hanno sulla nostra vita.
Alla base della campagna c’è il medesimo concetto dell’Oral Cancer Day: far comprendere alle persone la necessità di rivolgersi sempre a professionisti competenti, in grado di effettuare diagnosi precise e attuare piani terapeutici appropriati, oltre che far percepire il dentista come medico in grado di dialogare con gli altri medici per garantire la salute generale del paziente in un contesto di multidisciplinarità.
Con “Allarme apnee notturne” Fondazione ANDI assume quindi il compito di sensibilizzare la popolazione e i pazienti odontoiatrici per invitarli a segnalare al proprio dentista la presenza di sintomi e segni che vanno dal russamento alla sonnolenza diurna, dalla perdita di attenzione alla sensazione di stanchezza persistente. Questo, per intraprendere un corretto percorso diagnostico e curativo che deve coinvolgere anche l’odontoiatra a cui spetta il compito di coglierlo come nuova frontiera terapeutica per la professione.
Poiché l’approccio a questa sindrome deve necessariamente essere di condivisione delle singole competenze ed eccellenze, già lo scorso 2 marzo si è svolto, nella sede di Fondazione, un primo significativo incontro tra il nostro presidente, il dott. E. G. Mancini, e i dottori Stefano Mirenghi, vice presidente ANDI, Francesco Fanfulla, vice presidente AISMS – Associazione Italiana di Medicina del Sonno, Giovannino Rocchi, vice presidente SIMSO – Società Italiana Medicina del Sonno Odontoiatrica e, in collegamento Skype, Alessandro Corrado Casu, segretario culturale regionale ANDI Sardegna ed esperto nel trattamento dei disturbi respiratori ostruttivi del sonno. Insieme hanno discusso della creazione di un network polispecialistico di esperti, tra cui naturalmente anche gli odontoiatri, che intervenga in maniera interdisciplinare sulle diverse problematiche relative al sonno.
Per approfondire questo tema ANDI ha già avviato un progetto di formazione su dentistionline.it rivolto ai soci per lo screening e la terapia dell’OSAS che prevede due corsi FAD. Si tratta di una prima sessione introduttiva e gratuita, intitolata “Odontoiatria e disturbi del sonno: prospettive professionali e terapeutiche”, con 7,5 crediti ECM per i soci ANDI, e un secondo corso di approfondimento, “L’Odontoiatria del sonno: il russare notturno e la Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS)”, disponibile solo per coloro che hanno concluso la prima sessione accreditato con 24 punti ECM.
Come è stato per l’Oral Cancer Day, per poterci rivolgere al meglio ai cittadini, infine, anche sul tema delle apnee notturne è stata studiata una specifica campagna che, al momento, prevede diversi materiali: un logo dedicato, una locandina e un depliant informativo. La campagna di comunicazione è destinata a svilupparsi a partire dal 2017 anche con maggiori investimenti sui media e nella continua formazione e aggiornamento dei dentisti associati.